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schema therapy

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nettaofer

La gestione della paura ai tempi del coronavirus

Netta Ofer Ziv, nel webinar promosso da ISC “Gestire le emozioni più profonde ai tempi del coronavirus: utilizzare l’approccio esperienziale AEDP per elaborare le paure irrisolte”, illustra l’approccio dell’AEDP (Psicoterapia Esperienziale Dinamica Accelerata) come modello utilizzabile per la paura da coronavirus, così come per altri tipi di perdita o di paura. La paura: è un’emozione […]

Vartouhi Ohanian

La Schema Therapy: bisogni, schemi, stili di coping e risposte

La Schema Therapy individua alcuni bisogni naturali, che vanno considerati e soddisfatti perché il bambino possa sviluppare un senso di sé sano; essi sono: sicurezza (protezione) base stabile, prevedibilità (non esplosività emotiva) amore, cura continua e attenzione accettazione incondizionata e apprezzamento quando è necessario farlo empatia limiti realistici validazione delle sue emozioni e dei suoi […]

“Mode” disfunzionali nei Disturbi Alimentari

Simpson (2014) ha individuato i seguenti mode (modalità) disfunzionali nei Disturbi Alimentari all’interno del contesto della Schema Therapy: – Bambino Umiliato / Deprivato: il paziente si sente rifiutato e si vive come inaccettabile anche da un punto di vista fisico; può essere apprezzato solo se compiace o se “mostra” il suo valore raggiungendo traguardi o […]

Gli schemi nei Disturbi Alimentari

Secondo Waller (2004) ci sono 2 forme di processo di schema nei Disturbi Alimentari: 1) evitamento: i comportamenti alimentari possono impedire la consapevolezza di stati emotivi e cognizioni intollerabili (ad es. alimentazione incontrollata e condotte di eliminazione); tale evitamento comportamentale / somatico (evitamento affettivo secondario) risulta pertanto associato alla Bulimia 2) compensazione: comportamenti, come restrizione, […]

Vartouhi Ohanian

Epidemiologia dei disturbi alimentari

I disturbi alimentari sono diffusi soprattutto tra le donne: infatti, la prevalenza nel corso della vita è dell’1% tra le femmine e meno dello 0,5% tra i maschi per quanto riguarda l’anoressia, del 2% tra le donne e dello 0,5% tra gli uomini per la bulimia, del 3,5% tra le femmine e del 2% tra […]

La Schema Therapy per i Disturbi Alimentari

Solo un numero limitato di pazienti affetti da Disturbi Alimentari risponde alla terapia cognitivo-comportamentale standard; cause delle difficoltà di trattamento sono anche: – l’elevata comorbidità di questi con disturbi di Asse I (93%) e di Asse II (69%): in particolare, Bulimia e Binge Eating Disorder (BED) hanno comorbidità col Disturbo Borderline di personalità, l’Anoressia col […]

Depressione: il trattamento con Schema Therapy

Studi controllati sull’efficacia della Schema Therapy nel trattamento del Disturbo Depressivo Maggiore (o Depressione) giungono alle seguenti conclusioni: 1) efficacia della Schema Therapy con risultati sovrapponibili a quelli della Terapia Cognitivo – Comportamentale: il fatto che la Schema Therapy non abbia portato a risultati migliori è stato motivato col numero insufficiente di sedute previsto dallo […]

IL TRATTAMENTO DELLA FOBIA SOCIALE CON LA SCHEMA THERAPY

Il Disturbo d’Ansia Sociale (o Fobia Sociale) può essere trattato con la Schema Therapy utilizzando come modelli la terapia cognitiva di Clark e Wells e Schema Therapy per il Disturbo evitante di Arntz et al. Il modello di trattamento cognitivo dell’ansia sociale di Clark e Wells individua 3 processi chiave di mantenimento dei sintomi: 1) […]

Il Disturbo d’Ansia Sociale (Fobia Sociale)

Il disturbo d’ansia sociale (secondo la nuova dizione nel DSM V) o fobia sociale (secondo la classica dizione del DSM IV) è il quarto disturbo psichiatrico più diffuso al mondo, dopo il disturbo depressivo maggiore, l’abuso di alcool e la fobia specifica. Il 12,1% della popolazione mondiale ne soffre nel corso della vita (Kessler et […]

La Schema Therapy

La Schema Therapy è una teoria unificata e integrativa ideata da Jeffrey Joung per trattare non solo disturbi di personalità ma anche difficoltà emotive di lunga durata negli individui e nelle coppie. Young era un assistente di Beck e partì quindi da un contesto cognitivo – comportamentale: questo approccio per lui risultava carente con pazienti […]