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“Mode” disfunzionali nei Disturbi Alimentari

grande_abbuffataSimpson (2014) ha individuato i seguenti mode (modalità) disfunzionali nei Disturbi Alimentari all’interno del contesto della Schema Therapy:
– Bambino Umiliato / Deprivato: il paziente si sente rifiutato e si vive come inaccettabile anche da un punto di vista fisico; può essere apprezzato solo se compiace o se “mostra” il suo valore raggiungendo traguardi o tramite l’aspetto fisico
– Bambino Bisognoso: non gli sono stati dati sostegno e protezione per cui continua a ricercarli attraverso un comportamento impulsivo (abbuffate, autolesionismo)
– Bambino Arrabbiato: la persona si sente arrabbiata perché non sono stati soddisfatti i suoi bisogni emotivi, ma spesso non esprime tale rabbia perché gli è stata vietata essendo stata considerata inaccettabile; la rabbia viene espressa perciò in modo passivo – aggressivo o attraverso il ritiro
– Arreso Compiacente: lascia il controllo agli altri e glielo dà per ottenere approvazione ed evitare critiche e rifiuto
– Protettore Distaccato: mette in atto comportamenti restrittivi, dipende dal lavoro, fa eccessivo esercizio fisico, abusa di sostanze, per evitare le relazioni e le richieste della vita, in modo da evitare l’attivazione degli schemi; anche le abbuffate possono essere utilizzate come un evitamento primario se pianificate
– Protettore Arrabbiato: ad es. quando in terapia si cerca di mostrare al paziente come certi comportamenti alimentari siano svantaggiosi, il paziente con la rabbia può allontanare il terapeuta perchè si sente minacciato e teme di perdere il controllo; la perdita di controllo ha un effetto immediatamente negativo, facendo sentire il paziente difettoso (ad es. già mangiare un biscotto in più lo può poratre a vomitare o a fare esercizio fisico o a mangiare l’intera scatola, facendolo poi sentire in colpa)
– Autoconsolatore Distaccato: il paziente si comporta in modo impulsivo (abbuffate, uso di sostanze) per calmarsi o distrarsi da sentimenti negativi una volta che gli schemi sono stati attivati (evitamento secondario); l’obiettivo è di bypassare il mode critico e/o il bambino umiliato; se le abbuffate sono seguite da emozioni di colpa o vergogna, potrebbe essere utilizzato il vomito
– Ipercontrollante Perfezionista: è compensatorio rispetto al senso di inadeguatezza, derivante dal non aver ricevuto attenzioni nell’infanzia o dall’averle ricevute solo se si eccelleva in qualcosa (studio, peso): ad es. queste persone prestano tantissima attenzione alla loro apparenza (peso, vestito, trucco). È compensatorio rispetto al timore di poter essere criticati o ignorati e di perdere il controllo. Così questi soggetti possono sembrare molto concentrati su di sé, molto competitivi e ipervigili nei confronti ad es. di chi può essere più magro, con il desiderio di essere considerati speciali; utilizzano la magrezza e la “perfezione fisica” per per avere stima di sé ed essere orgogliosi del proprio autocontrollo; si impongono regole molto rigide sul peso e sulla dieta il che porta a un senso di sicurezza e prevedibilità (mancante nelle loro esperienze precoci) e a sopperire la carenza di relazioni affettive. È presente anche un eccessivo rimuginio sul modo corretto di comportarsi, il che dà sollievo rispetto ai mode genitoriali e alla colpa e all’ansia derivanti. Questi comportamenti perfezionistici diventano un mode per controllare gli altri e tenerli vicini fisicamente (più che emotivamente).
– Adulto Esigente: il paziente interiorizza la voce di uno dei genitori che pretende un comportamento “giusto” e critica esigenze normali; stabilisce standard centrati sul corpo: ad es. deduce che esista un peso giusto, se il genitore faceva frequenti commenti sull’aver mangiato troppo
– Adulto Critico: il paziente interiorizza la voce di un genitore critico, incapace di perdonare; ad es. questo mode si attiva quando il paziente si insulta, parla di sè in modo disgustato, si disapprova, si punisce (autolesionismo, digiuno volontario) se non ha rispettato la dieta.

Nei disturbi restrittivi come l’Anoressia, viene utilizzato l’evitamento primario che può poratre a un distacco affettivo totale, attraverso mode come il Protettore Distaccato e l’Ipercontrollante Perfezionista.
Nella bulimia vengono utilizzate strategie di evitamento secondario, attraverso l’utilizzo di mode come l’Autoconsolatore Distaccato.
Il mode Arreso Compiacente è in comune tra le due patologie.